Museo MuSaBa di Nik Spatari: tra genio e creatività
Il Museo MuSaBa di Mammola raccoglie tutto l’estro geniale e creativo di un grande artista dei nostri tempi: Nik Spatari. Tutto nasce grazie all’idea di Nik che, insieme alla moglie Hiske Maas, nel 1969 decisero di trasferirsi in questo piccolo comune calabrese.
Realizzato nel Complesso Monastico di Santa Barbara di Mammola, Reggio Calabria, il progetto raccoglie opere di vari artisti internazionali, che fanno del museo un vero e proprio punto di ritrovo per gli amanti dell’arte di tutto il mondo.
Calato in un contesto di rilevanza storica è in grado di unire i segni dell’antichità con i colori vivaci e le geometrie della modernità.
Ma… come è nata l’idea del MuSaBa?
Andiamo a scoprirlo insieme!
Il Viaggio di Spatari e Mass
Nik Spatari, originario di Mammola, è diventato col tempo un artista di fama internazionale. Tutto inizia dalla grande passione per l’arte e l’architettura che portarono Spatari a frequentare e collaborare con i grandi del Novecento: Picasso, Le Corbusier, Max Ernst. Maas, invece, abile manager olandese, appassionata di arte, risulterà fondamentale nella realizzazione del museo.
Tutto inizia da Parigi quando i due si incontrarono e, dopo una breve esperienza a Milano, decisero di intraprendere il percorso più lungo della loro vita. Il percorso che l’ha portati qui, dove siamo ora e del luogo di cui stiamo parlando.
La Calabria è entrata nel loro cuore e loro sono entrati nel cuore della Calabria gli piace affermare. E così è stato.
Ed è proprio da questo viaggio che nasce il brillante progetto del Museo MuSaBa.
Il Museo MuSaBa
Per Nik è stata una riscoperta per Maas una scoperta, una rivelazione. Ed insieme intrapresero quel viaggio che li portò alla nascita del Museo MuSaBa.
Quando si sono trasferiti a Mammola, trovarono un’ambiente non poco facile – un’iniziativa di ribellione contro un’ambiente dominato dall’incultura – afferma Spatari, ma con forza e determinazione hanno iniziato a realizzare il progetto esprimendo tutte le loro doti creative.
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L’obiettivo è stato quello di valorizzare l’antica area storica del Complesso Monastico di Santa Barbara, dove un tempo sorgevano templi arcaici e terme romane. Il progetto includeva la ristrutturazione della vecchia fermata del treno calabro-lucano e riprendere vecchi ruderi in un’area di circa 7 ettari di terreno.
E dopo 50 anni dal loro inizio ci troviamo un vero e proprio museo a cielo aperto, con opere di grandi artisti internazionali.
I valori del MuSaBa
Il progetto MuSaBa Fondazione Spatari/Maas, senza fini di lucro, poggia sui valori principali del rispetto dell’ambiente, della storia, dell’archeologia, dell’antropologia del territorio. Unendo a questi i principi dell’arte, dell’architettura e delle forme geometriche, sono stati in grado di generare un’area viva, che racconta, che ti cattura in un’istante.
Il MuSaBa non mira soltanto a questo, ma le tante iniziative mosse negli anni costituiscono il principio stesso del progetto: laboratorio per bambini, alloggio per i viaggiatori, stage universitari per studenti internazionali, punto di ritrovo per artisti di tutto il mondo.
Insomma un luogo di cultura, di creatività, di studio, di ritrovo. Perchè con il loro progetto Spatari e Maas hanno dato nuova linfa al territorio. Sono stati in grado di generare valori positivi per le nuove generazioni.
Altre informazioni
La visita al Museo MuSaBa richiede un contributo all’ingresso di 10€ che saranno destinati al mantenimento del progetto e ad iniziative culturali.
Ulteriori informazioni sul sito ufficiale MuSaBa Fondazione Spatari/Maas.
Spero l’articolo ti sia piaciuto e che anche tu ora hai conosciuto il fantastico mondo MuSaBa. Continua a leggere gli articoli per approfondire il Turismo in Calabria.
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